Ogni anno ci si ritrova a commemorare la fine della 1° Guerra Mondiale con la popolare manifestazione.
Per molti anni l’evento è stato definito “Festa della vittoria” e questo aspetto è stato la ragione portante della festa.
Oggi vogliamo parlare di festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate.
A fronte di numeri impressionanti, 689.000 soldati italiani che hanno perso la vita, 1.050.000 mutilati e feriti, il ricordo è doveroso.
Ma dalla commemorazione del coraggio, dell’abnegazione, del sacrificio che quei soldati mostrarono, meritando per sempre ammirazione e gratitudine, dovrà partire il messaggio che anche oggi quello spirito di servizio eroico rappresenta un valore inestimabile, orientato non più a terribili scontri tra popoli, ma alla cooperazione, alla lotta alla fame e alla povertà, alla ricerca della pace.
Ricordare il 4 Novembre significa ascoltare il simbolico richiamo di un passato che non dobbiamo dimenticare, traendo dal ricordo un insegnamento profondo e importante per continuare a costruire il nostro futuro.
Commenti recenti